Scala cromatica
Sospese in una dimensione tanto magica e nostalgica quanto reale, le immagini fotografiche rafforzano, ancora una volta, la convinzione profonda che le potenzialità della fotografia stiano nella capacità visionaria e ossessiva di chi usa tale mezzo di espressione. La mostra Circuiti è una rivisitazione stilistica, e a volte ironica, di alcuni studi scientifici condotti dall’artista, fonte di ispirazione per la traduzione di determinati schemi fisico-matematici in istallazioni fotografiche.
La realizzazione dell’opera è il risultato di un viaggio solitario intrapreso nella bellissima cornice delle saline di Margherita di Savoia. Le travolgenti ambientazioni ampliano il nostro sistema percettivo e comunicano molto di più dei propri significati “tradizionali”; occhio e mente ne sono attivati e interagiscono alla ricerca (inconscia) di sensi più profondi, di mondi, di intimità, di misteri svelati dall’incastro perfetto di luce bianca e luce nera. Dietro questo impianto rigoroso e concettualmente intransigente, in realtà, si nasconde un metodo di lavoro che fa sua l’impostazione baudelairiana del flâneur, un’attitudine a comprendere la realtà urbana e lo spazio cittadino attraverso l’incontro e l’esplorazione di luoghi nascosti.